Język włoski, matura 2019 - poziom rozszerzony - pytania i odpowiedzi

L’aspetto fisico è importante? Sì, anche più di quanto uno si aspetti. Ma, al contrario di quanto si crede comunemente, non è decisivo per la nostra fortuna professionale o per le relazioni interpersonali nella vita privata. Si tratta di un altro problema, ormai scientificamente provato. Chi è ancora giovane, con la faccia liscia e rosea, il sorriso splendente e i capelli folti, non considera adeguatamente la necessità di pensare al futuro e alla pensione. Si continua a vivere l’oggi, pensando che il domani sia talmente lontano che è come se riguardasse un’altra persona. Questo fenomeno diventa ancora più importante oggi, quando l’età media è sempre più lunga. Ma è sbagliata l’opinione che grazie ai progressi della medicina contemporanea riusciremo a fermare il tempo. Semplicemente saremo vecchi più a lungo, anche se più sani.

Perciò un gruppo di ricercatori ha realizzato un’applicazione che funziona similmente a quelle che usiamo da molto tempo, prima di andare dal parrucchiere per “provare” diversi tagli e colori. Basta installare la nuova applicazione sul cellulare, scaricare una propria foto ed osservare cosa succederà sullo schermo. La nostra immagine viene progressivamente invecchiata, mostrando così in tempo accelerato la progressione della vita. Si tratta di una tecnica che proietta le persone giovani in avanti nel tempo, in modo che possano “vedere” la loro vecchiaia con tutte le sue conseguenze. I giovani, vedendosi invecchiati, cominciano a preoccuparsi anche del proprio futuro finanziario. Questa proiezione virtuale risulta sufficiente per modificare l’atteggiamento psicologico verso il risparmio. Le persone vengono così incoraggiate a effettuare scelte economiche più orientate verso il futuro.

Senz’altro vedersi invecchiare è anche un’esperienza impressionante dal punto di vista psicologico. In psicologia questo fenomeno è conosciuto come la sensazione che la nostra vita sia vissuta da persone diverse, che cambiano più o meno ogni dieci anni. E quindi per un giovane l’Io dell’età avanzata è considerato come un estraneo verso il quale non si hanno obblighi. I ricercatori dell’Università di Stanford sono già riusciti a fare i primi test sui volontari. Secondo gli sperimentatori l’applicazione ha avuto un effetto positivo e tra poco verrà messa in vendita. Così si riuscirà a modificare la sensazione di estraneità che i giovani hanno nei confronti di quella persona che diventeranno molti anni più avanti. Si tratta in realtà di qualcuno di molto vicino, del cui benessere è opportuno preoccuparsi già adesso.